lunedì 29 ottobre 2012

ELEZIONI IN SICILIA

Procede a rilento lo spoglio delle schede in Sicilia, ma i primi dati danno Giancarlo Cancelleri primo in molte città. È lo stesso candidato del Movimento 5 stelle a comunicarli ai cronisti che già si accalcano nella segreteria di via Federico I: «I risultati finora ci danno primi in Sicilia con il 25-27%, ma è presto per esaltarci. Però sono dati esaltanti, clamorosi, sorprendenti». «A Messina siamo avanti a Musumeci, a Caltanissetta stiamo vincendo alla grande, buoni i risultati che arrivano da Palermo mentre a Catania siamo testa a testa proprio con Musumeci». domanda se avesse già sentito Beppe Grillo, ha risposto: «Ancora no. Ci siamo mandati un messaggio. Gli ho scritto “Beppe, non te lo voglio neanche dire ma sta accadendo”».

L’entusiasmo di Cancelleri non è però suffragato dai primi, parzialissimi, dati ufficiali. Con 39 sezioni scrutinate su 5308 in testa ci sarebbe il candidatoPd, Udc, Psi e Api, Rosario Crocetta.con il 32.39%, seguito da Nello Musumeci al 25,99%. Terzo il candidato del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, è al 16.41%; Gianfranco Miccichè al 15.51%; Giovanna Marano al 6%; il candidato dei Forconi, Mariano Ferro all’1.47%. Gli altri candidati non arrivano all’1%.


Crocetta: “Dallo spoglio dei primi seggi sono in testa”
Crocetta, raggiunto dai microfoni di Affaritaliani, si mostra fiducioso:«Da quanto emerge dai primi seggi scrutinati siamo in testa in diverse province: Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e soprattutto Messina». Crocetta ha però ammesso la grande crescita del M5s: «Non abbiamo ancora i dati sulle province maggiori. Ci risulta un boom del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo ma non nelle dimensioni di cui parlano gli exit poll di ieri su Palermo», sostiene Crocetta, che aggiunge: «A Messina e in tutta la provincia siamo nettamente avanti. Bisogna capire cosa succede a Palermo tra città e provincia, così come a Catania. Si tratta di un testa a testa tra me e il candidato di Beppe Grillo Cancellieri, ma dalle province più piccole sono saldamente avanti». Per Crocetta, infine, «si conferma il pessimo risultato di Musumeci e del Popolo della Libertà. Comunque -avverte- aspettiamo i dati definitivi. Sono solo risultati parziali e pressoché sensazioni».

Secondo i dati diffusi ieri sera dal sito PalermoReport.it, relativi a 1.250 dichiarazioni di voto all’uscita dei seggi, nella provincia di Palermo sarebbe in testa Giancarlo Cancelleri, il candidato alla presidenza per il Movimento 5 Stelle. Il grillino, infatti, godrebbe del 27,46% delle preferenze. Ben 4 punti percentuali in più rispetto al candidato del Pdl Nello Musumeci, fermo al 23,35%; e 6 punti in più rispetto al candidato Rosario Crocetta, di Pd e Udc, fermo a 21,40%. I dati dell’exit poll vengono però smentiti dalle proiezioni ufficiali sulla città di Palermo: le schede delle prime 14 sezioni su 600 vedono il testa a testa tra Nello Musumeci (23,71%), Rosario Crocetta, 23,6%, e Gianfranco Micciché con il 23,46%. Cancelleri è al 18,14%. Dietro Giovanna Marano con l’8,32%.

Le elezioni sono state caratterizzate dalla scarsa affluenza alle urne . Alla chiusura delle urne, infatti, i cittadini che si sono recati a votare sono stati il 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885. Nel 2008, quando però si votò anche di lunedì e in contemporanea alla Camera e al Senato, si recò alle urne il 66,68%.

Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è stato Maniace, in provincia di Catania, con il 77,76%; quello con la più bassa, invece, Acquaviva Platani in provincia di Caltanissetta, con il 20,68%. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è stata Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%. Lo spoglio delle schede è iniziato questa mattina alle 8.

A Roccafiorita, il comune più piccolo della Sicilia, 52 preferenze per Crocetta
Spoglio completato a Roccafiorita, in provincia di Messina, il comune più piccolo della Sicilia. Dall’unica sezione vengono fuori 52 preferenze per Rosario Crocetta, 26 per Nello Musumeci, 36 per Gianfranco Micciché, uno per il grillino Giancarlo Cancelleri, 21 per Cateno De Luca e uno per il leader dei Forconi Mariano Ferro.

A Palermo l’astensionismo più alto
È Palermo la provincia in cui si è registrato l’astensionismo maggiore. Nel capoluogo siciliano, infatti, si è recato alle urne solo il 46,31% degli aventi diritto con un calo del 22,8% rispetto alle regionali del 2008, quando il dato si era attestato al 69,11%. A seguire a ruota nella classifica delle province con minore affluenza è stata la provincia di Trapani con una contrazione del 20,68%. Qui infatti ha votato solo il 47,55% a fronte del 68,23% del 2008. Non è andata meglio a Ragusa con una contrazione del 20.5% (49.79% ieri; 70.29 nel 2008), A Catania, invece, hanno votato il 51,12% degli aventi diritto, mentre nel 2008 erano stati il 71,05% con un calo del 19,93%. Contrazioni a due cifre si sono registrate anche nelle altre province. A Siracusa il calo è stato del 17,65% (ieri hanno votato il 48,79%, nel 2008 erano stati il 66,44%), nel nisseno la contrazione è del 15,14% (ieri al voto il 41.34%, nel 2008 il 56,48%). Ad Agrigento ha votato il 41,35% (nel 2008 erano stati il 56,33%) con un calo dell’affluenza pari al 14,98%) ed infine ad Enna si è recato alle urne solo il 41,7% (nel 2008 erano stati il 54,52%) con una contrazione del 12,82%.
 

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