mercoledì 31 ottobre 2012

L'AGRICOLTURA COME VALIDA OPPORTUNITA' DI LAVORO

Lavoro: le braccia "rubate" ritornano all'agricoltura

31 ottobre 2012 - 13.12
 
Lavoro: le braccia "rubate" ritornano all'agricoltura In un mercato del lavoro così disastrato che oggi ha raggiunto oggi il record negativo assoluto in termini di disoccupazione con i senza lavoro che arrivano ad oltre 2,7 milioni uno spiraglio di luce arriva dall' agricoltura. Il settore è quello che fa registrare il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento record del 10,1%, in netta controtendenza con l'andamento generale. E'quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al secondo trimestre del 2012 che sottolinea come sia aumentato sia il numero di lavoratori dipendenti (+10,1%) sia in maniera più contenuta, quelli indipendenti (+2,9 per cento).

Il trend positivo dell'agricoltura è particolarmente importante perché - continua la Coldiretti - è il risultato di una crescita record del 13,7% al Nord, ma anche del 3,5% al Sud mentre si registra un leggero calo nel centro Italia (- 3,2%).

La Coldiretti precisa che un lavoratore dipendente su quattro assunto in questo settore ha meno di 40 anni. Nel settore agricolo c'è anche una forte presenza di lavoratori giovani ed immigrati che hanno abbondantemente superato quota centomila.

"In agricoltura il lavoro c'è sia per chi vuole seriamente intraprendere con iniziative innovative, come dimostra l'aumento del 4,2% del numero di imprese individuali condotte da under 30 nel secondo trimestre dell'anno, sia anche per chi chiede possibilità di occupazione", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che "non si tratta di un fatto marginale, ma di una opportunità, per molti disoccupati, immigrati, donne e giovani, che è in grado di garantire valore economico, ambientale e di sicurezza alimentare all'intera società".

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