giovedì 25 ottobre 2012

L'ACCUSA CONTRO IL KU KLUX KLAN E' FINTA




Si sarebbe inventata l’attacco a sfondo razzista, dandosi fuoco da sola. Colpo di scena nella tragica vicenda della ragazza nera ustionata gravemente a Winnsboro, che a questo punto si tinge di giallo.

La polizia locale, dopo ore di intense indagini, ha reso noto di essersi convinta che Sharmeka Moffitt, questo il nome della donna, avrebbe prima imbrattato la sua auto con un insulto razzista e la firma del KKK (Ku Klux Klan). Quindi si sarebbe cosparsa il corpo di liquido infiammabile, dandosi alle fiamme.

Dopo essersi data fuoco, sempre da sola, la ragazza avrebbe tentato di spegnere le fiamme e chiamato con il cellulare gli agenti, inventandosi di sana pianta la storia dell’aggressione ai suoi danni da parte dei tre uomini incappucciati. Proseguono comunque le indagini, anche per appurare le possibili ragioni di un simile gesto.
 

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