mercoledì 31 ottobre 2012

FIAT NON CHIUDE LE FABBRICHE IN ITALIA

Fiat: entro 2 o 3 anni gli interventi
per gli impianti, raddoppia l’utile
Confermati i target 2012, titolo giù

Ecco i conti del gruppo: nel terzo trimestre venduto oltre un milione di veicoli, l’11% in più del 2011
Due, tre anni, per rilanciare gli impianti italiani. Fiat, che rivedrà al ribasso i target del 2013 e del 2014, non rinuncia a investire sull’Italia e ribadisce che non verrà chiuso nessuno stabilimento. Il Lingotto prevede di raggiungere il pareggio delle attività europee nel 2015-16.
Dopo la diffusione dei conti il titolo va giù in Borsa, poi recupera nel pomeriggio. Pesano i target 2012, confermati ma nella parte più bassa della forchetta precedentemente indicata, e l’aumento del debito a 6,7 miliardi dai 5,4 di giugno . Sergio Marchionne ha presentato il piano in conference call agli analisti e questa sera vedrà i sindacati al Lingotto, mentre dalle 9 delegati della Fiom e lavoratori in cassa integrazione manifestano davanti alla palazzina Fiat.
A tenere su i conti del gruppo sono la Chrysler e il positivo andamento sul mercato americano dove è stata venduta più della metà del milione di veicoli consegnati dal gruppo nel trimestre (3,1 milioni nei nove mesi). Male invece l’Europa dove le perdite sono maggiori delle previsioni con un risultato della gestione ordinaria negativo per 238 milioni di euro: le vendite sono state un quinto del totale (206.000 nell’Emea che comprende anche Medio Oriente e Africa), con un calo di circa il 15 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011.
Il terzo trimestre chiude con un utile netto di 286 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto all’analogo periodo del 2011 e un utile della gestione ordinaria che sale da 851 a 951 milioni di euro. In aumento del 16% i ricavi grazie a una forte crescita in tutte le aree in cui il gruppo opera ad eccezione dell’Europa. Positivi i risultati dei marchi di Lusso e Sportivi e del business dei Componenti e Sistemi di Produzione che hanno contribuito con un utile, rispettivamente pari a 89 milioni di euro e 39 milioni di euro. La liquidità, che include i 3 miliardi di euro di linee di credito non utilizzate, è di 20 miliardi di euro.
Per il 2012 la Fiat prevede ricavi di circa 83 miliardi di euro, un utile netto di oltre 1,2 miliardi, un utile della gestione ordinaria di oltre 3,8 miliardi e una riduzione del debito a 6,5 miliardi.

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