giovedì 25 ottobre 2012

LA CASA DI DALLA DIVENTA UN MUSEO

La casa bolognese di Lucio Dalla si trasformerà, per tre giorni, in un vero e proprio museo e il ricavato delle visite sarà interamente devoluto a sostegno della ricostruzione del municipio di Finale Emilia, nel modenese, distrutto dal terremoto.

Per la prima volta si potrà quindi scoprire il mondo privato del cantante emiliano, attraverso le 11 stanze dove Dalla scriveva, componeva e viveva.
A guidare i visitatori tra oggetti personali, tantissime opere d’arte contemporanea e dischi d’oro, saranno gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, secondo un percorso curato dalla critica d’arte e amica di Lucio Dalla Silvia Evangelisti.

La mostra, organizzata dal Fai in collaborazione con gli eredi di Dalla, avrà il costo di 10 euro e sarà visitabile dal 30 novembre al 2 dicembre. «Noi non ci avevamo mai pensato - ha detto in conferenza stampa la cugina di Lucio Dalla, Dea Melotti - e quando il Fai ci ha fatto questa proposta è stata una grande sorpresa. Abbiamo deciso di accogliere questa idea per due motivi: Lucio era un grande artista che amava l’arte, era socio onorario del Fai e per il Fai aveva tenuto molti concerti; inoltre lo scopo ci è sembrato grandioso». «Siamo convinti che Lucio sarebbe stato contentissimo - ha aggiunto Melotti - sarebbe stato in prima fila sul palco al concerto per i terremotati per essere vicino alle popolazioni colpite come sapeva fare lui, con la sua musica».

Soddisfatti dell’iniziativa anche il cantante Samuele Bersani che ha sottolineato come questo evento «sarà bello, ma anche molto emozionante per i tutti i ricordi che verranno a galla». Dello stesso avviso il collaboratore storico Tobia Righi, dal quale è giunto l’augurio «che Lucio sia ricordato sempre per ciò che ha rappresentato a Bologna». «Lucio non si difendeva mai e ha sempre detto di sì alle nostre proposte con la generosità che faceva parte di lui» ha ricordato il vicepresidente esecutivo del Fai Marco Magnifico, precisando che «la casa di Lucio Dalla è una casa d’artista e come tale è un luogo importante della nostra italianità più eccellente».
 

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