giovedì 8 novembre 2012

GARDALAND RIDUCE IL PERSONALE


Anche Gardaland si arrende alla crisi
Pronti i licenziamenti per 63 addetti

L’annuncio del gigante del divertimento che d'estate arriva a impiegare 1200 persone e che conta 250 dipendenti fissi

VERONA — La fredda aritmetica della crisi miete un’altra vittima, ma stavolta a piegarsi è un gigante: Gardaland intende licenziare 63 dipendenti. L’azienda l’ha confermato alle agenzie di stampa. «Gardaland, il più importante parco di divertimenti italiano - si legge in una nota - ha confermato di aver avviato un confronto con le organizzazioni sindacali di categoria relativamente a un piano di ristrutturazione delle proprie attività aziendali in vista della stagione 2013». La ragione che sta alla base di questa scelta è quella che chiunque può immaginare: la crisi dei consumi. «La difficile situazione economica italiana - prosegue l’azienda - ha colpito inevitabilmente la gran parte delle attività economiche e produttive italiane, comprese quelle del settore turistico, alberghiero e del tempo libero. Anche le attività di Gardaland hanno risentito di questo impatto negativo».
Non è dato sapere da quanto tempo Gardaland debba fare i conti con una riduzione dei margini. Di certo, però, sono lontani i tempi in cui la fine dell’anno era il momento in cui l’azienda poteva comunicare di aver superato nuovi record: nel 2009 il parco registrò 3 milioni 250mila presenze. Oggi non si sa. Si tratta comunque di un indicatore importante: se anche il gruppo Merlin Entertainments (che oltre a Gardaland e SeaLife, nel mondo controlla attrazioni come il London Eye o il Madame Tussauds, per citarne alcune) ritiene opportuno chiudere 63 posizioni lavorative a tempo indeterminato in quello che è il più grande parco divertimenti europeo dopo Euro Disney, vuol dire che sulla ripresa italiana gli investitori stranieri non scommettono affatto. L’eventuale taglio di 63 dipendenti (formalmente la procedura di mobilità non è ancora stata avviata) non è marginale: se è infatti vero che d’estate, al culmine della stagione, Gardaland dà lavoro a 1.200 persone, bisogna d’altra parte notare che i dipendenti fissi sono circa 250 e i 63 che vengono messi in questione rientrano in questa categoria. «Gardaland - dice Andrea Sabaini, segretario della Fisascat Cisl - soffre e deve riorganizzarsi. Questo fatto è preoccupante in quanto è determinato dalla crisi che vivono le famiglie italiane, le quali non hanno più risorse da spendere nel divertimento. Nemmeno in quello dei figli».

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