Mercato immobiliare in balia di una crisi profonda
09 novembre 2012 - 13.04
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Non accenna a migliorare la situazione del mercato immobiliare che, come accade d'altronde per altri settori dell'economia italiana, resta avvolto nelle spire della recessione ed ha perso anche quella qualifica di 'refugium peccatorum' dei risparmiatori, a causa dell'avanzare dell'IMU ed anche della generale perdita di valore degli immobili. Secondo l'ultimo rapporto Bankitalia sul mercato immobiliare, le difficoltà persistono nel terzo trimestre, anche se con minore intensità rispetto al trimestre precedente. I prezzi delle abitazioni si confermano in calo, anche se meno marcato, mentre chi acquista riesce a spuntare uno sconto pari anche al 15% del valore dell'immobile.
Anche le aspettative a breve degli operatori rimangono decisamente orientate al pessimismo, pur con una attenuazione rispetto a quanto riscontrato in primavera, soprattutto per quanto concerne il quadro nazionale nello scorcio dei prossimi due anni.
La quota di agenzie che ha venduto almeno un immobile è scesa al 55,7%. In merito alle cause prevalenti di cessazione degli incarichi, è rimasta stabile la quota di agenzie che segnalano l'assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi percepiti come troppo elevati (circa il 64 per cento), mentre è aumentata quella delle agenzie che ravvisa nei recenti provvedimenti di tassazione della proprietà immobiliare (l'IMU) un'ulteriore causa di debolezza della compravendite (78% da 75,6% di luglio).
In effetti, secondo una stima della Uil - servizio politiche territoriali, sinora sono stati oltre 4mila i Comuni che hanno aumentato l'IMU, pari a circa la metà del totale, e di questi circa l''80% ci è andato anche pesante, soprattutto sulle secondo case. Un salasso che certo non avvantaggia chi voglia investire in immobili, fatta salva la naturale inclinazione di coloro che stanno acquistando la prima casa e sempre che riescano ad ottenere un mutuo.
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