domenica 11 novembre 2012

LA FIAT AUMENTA GLI STIPENDI IN SERBIA


Fiat, in Serbia aumento
dei salari del 13%


Raggiunto l’accordo con il sindacato
La direzione di Fiat Serbia e il sindacato hanno raggiunto un accordo per un aumento salariale del 13% a favore dei 2.500 operai impiegati nello stabilimento di Kragujevac, dove si produce la nuova 500L.  

Livelli salariali e orario di lavoro sono i due punti sui quali i 2.500 lavoratori hanno espresso insoddisfazione alla dirigenza del gruppo. Sulle paghe - che oscillano fra i 32 mila e i 34 mila dinari (pari a 280-300 euro al mese), un livello che per il sindacato serbo è di cinque volte inferiore a quello degli operai Fiat in Italia, e di tre volte più basso rispetto ai loro colleghi polacchi - è stato rapidamente raggiunta un’intesa per un aumento del 13%.  

L’accordo, valido a partire da ottobre, prevede anche il pagamento di una 13/ma mensilità e di un bonus una tantum in due rate per complessivi 36 mila dinari (circa 320 euro). Nessun accordo ancora, invece, sull’orario di lavoro introdotto nei mesi scorsi e che prevede quattro giorni di attività con turni di dieci ore, che spesso diventano 12 e più con straordinari al venerdì. La direzione lo scorso luglio aveva motivato tale orario di lavoro con la necessità di garantire una maggiore produttività e una migliore flessibilità nell’organizzazione del lavoro, oltre a garantire il massimo utilizzo e fruttamento dei nuovi maccinati installati. Ma il presidente del sindacato Zoran Mihajlovic ha detto che i lavoratori sono del tutto insoddisfatti di tale sistema di orario e turnazione, definito “insopportabile”, e chiedono di tornare al regine di cinque giorni di lavoro con turni di otto ore. Su questo punto la trattativa con la direzione prosegue. 

Il nuovo stabilimento Fiat di Kragujevac, dove si produce la 500L, è stato inaugurato lo scorso aprile dall’amministratore delegato Sergio Marchionne, che è tornato in Serbia all’inizio di settembre per una prima presa di contatto con la nuova dirigenza di Belgrado, e in particolare con il nuovo presidente Tomislav Nikolic eletto in maggio. In quell’occasione la Fiat aveva accettato la richiesta del governo serbo di dilazionare in due tranche - 50 milioni di euro quest’anno e 40 nel 2013 - il pagamento dei 90 milioni di euro che il governo di Belgrado, come da impegni contrattuali, doveva versare entro quest’anno a favore dell’impianto Fiat di Kragujevac. Ieri il viceministro dell’economia e finanze serbo, Aleksandar Ljubic, aveva parlato di una richiesta molto sostenuta della nuova 500L, alla luce della crisi economica e delle difficoltà che vicino molti produttori di auto sul mercato Ue. Ljubic aveva aggiunto che a Kragujevac riprenderà la produzione della Punto Classic, un modello di buona qualità ma il cui prezzo è sicuramente più accessibile per i serbi rispetto a quello della 500L. 

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