venerdì 9 novembre 2012

RIVOLTA CONTRO IL GOVERNO IN ARGENTINA


Argentina in piazza contro la Kirchner
“Basta insicurezze, è ora di cambiare”

Una strada di Buenos Aires “invasa” dai manifestanti

La capitale Buenos Aires invasa dai manifestanti: «Siamo un milione».
Nel mirino la crescente inflazione,
la corruzione e la possibile riforma per la rielezione della presidente
BUENOS AIRES
Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza ieri sera a Buenos Aires e nelle principali città dell’Argentina per esprimere la loro opposizione alla presidente Cristina Fernandez de Kirchner, in un maxi «cacelorazo» (protesta) senza leader né discorsi che si è svolto senza incidenti di rilievo. 

L’epicentro della protesta è stato l’Obelisco sulla Avenida 9 de Julio, una delle più larghe del mondo, verso il quale sono confluite decine di migliaia di manifestanti, mentre proteste minori si sono svolte in vari quartieri della capitale e in varie città del Paese, in un clima pacifico segnato più dal caldo afoso che dalla tensione. 

I manifestanti non portavano simboli di partiti politici, mentre erano molto numerose le bandiere argentine e i cartelli fai-da-te, con slogan di protesta riferiti soprattutto all’insicurezza, l’inflazione - ufficialmente al di sotto del 10%, nei fatti intorno al 25% - la possibilità di una riforma che permette una seconda rielezione di Fernandez, la corruzione e le restrizioni sul mercato cambiario. 

Più numerosi che nel «cacerolazo» dello scorso 13 settembre, i manifestanti questa volta non erano concentrati esclusivamente nelle zone più benestanti della capitale, ma anche questa volta si erano organizzati - al di là dell’adesione esplicita di molti dirigenti oppositori, di settori che vanno dal centro-destra alla sinistra antiperonista - principalmente attraverso le reti sociali di Internet. 

I più ottimisti hanno rivendicato «siamo un milione in piazza», e il governo ha stimato in modo inverosimile, immagini alla mano, che la partecipazione alla protesta è stata di 70-100 mila persone: più realiste risultano le cifre della polizia di Buenos Aires e di alcuni media privati, che parlavano ieri sera di 600-700 mila manifestanti solo nella capitale argentina.  

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